Quando arriva la primavera aumenta anche il consumo delle frutta che è sicuramente di gran lunga più amata rispetto a quella dei mesi invernali. La stagione si inaugura con alcune primizie, frutti che maturano per primi e considerati perciò rari e prelibati. Tra queste nel mese di aprile spicca un frutto antico che, per colore e forma ricorda l’albicocca, ma si differenzia col suo tipico sapore più aspro e succulento: la nespola!

Purtroppo, oggi non gode di una grande notorietà questo frutto che, per la sua lenta maturazione, è protagonista del simpatico proverbio “col tempo e con la paglia maturano le nespole e la canaglia”. Infatti, questi frutti primaverili vengono raccolti quando sono ancora acerbi e vengono fatti maturare a lungo in contenitori al buio e ricoperti di paglia, ad indicare, quindi, con quel proverbio che anche con i giovani adolescenti bisogna avere pazienza prima che maturino!

Il nespolo, essendo il primo albero a fiorire, simbolo di un raccolto abbondante, e l’ultimo a maturare veniva usato dai contadini nelle loro campagne per scandire il passaggio delle stagioni. Si tratta di una pianta ornamentale, di cui esistono due varietà (una europea e l’altra giapponese) che, oltre ad essere bellissime per i loro fiori, sono simbolo di virtù femminili, quali prudenza e pazienza, per i loro frutti.

Valori Nutrizionali

Consultando la tabella nutrizionale della nespola scopriamo il suo basso contenuto calorico pari a 32 kilocalorie per 100 grammi di prodotto ed un altissimo contenuto di acqua pari all’ 88,3%. Esattamente come tutta la frutta (fanno eccezioni alcuni frutti esotici) il suo contenuto di grassi è pari a zero, così come il contenuto proteico. Mentre, il suo apporto di carboidrati (zuccheri semplici) corrisponde a 6 grammi e quello di fibra è pari a 2 grammi per 100 grammi di nespole.

Le nespole hanno anche un buon contenuto di sali minerali tra cui spiccano sicuramente potassio, fosforo e calcio mentre, dal punto di vista vitaminico sono ricche di vitamina A (carotenoidi), C e del gruppo B.

Proprietà nutrizionali

Grazie al loro buon contenuto di fibra, migliorano la regolarità e funzionalità intestinale, promuovendo la peristalsi e quindi facilitando l’eliminazione delle feci. Hanno infatti un effetto benefico per chi soffre di stipsi, ma attenzione perché se consumate in eccesso possono avere un’azione opposta astringente per la presenza di tannini, maggiormente concentrati nel frutto acerbo che quindi può essere utile da consumare in caso di diarrea. Mentre, le nespole mature hanno un’azione antinfiammatoria e contribuiscono a migliorare lo stato infiammatorio tipico delle emorroidi.

Le nespole contengono una particolare fibra, la pectina, in grado di ridurre il riassorbimento del colesterolo cattivo (LDL) e prevenire quindi l’insorgenza di malattie cardiovascolari, in sinergia con l’azione del potassio, di cui questi frutti sono ricche.

L’abbondanza di Vitamina A, che conferisce alla nespola il tipico colore arancione, aggiunge al frutto un effetto benefico per pelle, capelli, vista e ossa mentre la vitamina C, da un valore aggiunto con effetto antiossidante e assorbente di ferro, acido folico e vitamina E.

Infine, il suo contenuto di fosforo e calcio rende questo frutto una miniera d’oro anche per le nostre ossa, contribuendo alla prevenzione dell’osteoporosi.

È sempre importante sottolineare che nessun alimento da solo può essere considerato la soluzione o la pozione magica contro alcune condizioni patologiche. Tutte le proprietà nutrizionali delle nespole, e di tutti gli altri alimenti di cui approfondisco gli apporti, devono essere inseriti in un contesto più ampio di sana e corretta alimentazione in cui la parola chiave è sempre “varietà”, l’unica che ci può garantire un esaustivo apporto di tutti i macro e micronutrienti di cui il nostro organismo ha bisogno, al fine di prevenire le più disparate condizioni patologiche e garantire un buono stato di salute. 

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